La salvaguardia dell’ambiente è un problema serio e non deve essere sottovalutato, l’inquinamento è dannoso e richiede urgenti interventi di sostenibilità ambientale. La società contemporanea vede un impiego enorme di batterie che, una volta esaurite, non sempre vengono smaltite negli appositi centri di raccolta dei rifiuti differenziati. Che siano di zinco-carbone o alcaline, le batterie sono sempre un concentrato di sostanze chimiche molto inquinanti, ma si può generare energia sfruttando sostante alternative? Secondo i ricercatori dell’università scientifica di Tokyo, nuove probabili risorse di energia alternative sono l’acqua e lo zucchero. I giapponesi hanno appunto realizzato le “batterie che si attivano con l’acqua“, le NoPoPo, e quelle che utilizzano il carbonio contenuto nello zucchero. Entrambe, non contenendo alcuna sostanza tossica e quindi non inquinano, ma il punto debole della NoPoPo è rappresentato da un rendimento scarso e inoltre si deteriorano facilmente.
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Recentemente sono state realizzate le batterie ricaricabili l’Aquacell, una nuova pila di plastica che diventa attiva semplicemente immergendola qualche minuto in acqua. Punto a favore della batterie Aquacell è il suo peso, che è di appena 12 grammi e in più è da sottolineare che non ha un tempo di scadenza. Il difetto che accomuna questi nuovi modelli di batterie ricaricabili è la durata e, come tutti i prodotti “usa e getta”, hanno un utilizzo limitato.

Batterie Aquacell ricaricabili con l’acqua
Il vero cambiamento ossia il salto di qualità è ancora da venire, ma il progresso e la ricerca non si fermano, l’impegno e la determinazione dei ricercatori è grande così come è grande il desiderio di trovare soluzioni vantaggiose per lo sviluppo tecnologico che siano compatibili con la tutela dell’ambiente. Solo quando si riuscirà ad ottenere una batteria che oltre ad essere concepita con prodotti ecologici è, allo stesso tempo, ricaricabile e di lunga durata, si potrà parlare di una vera rivoluzione e innovazione. Via: Aquacellbattery