Il riciclaggio è una delle questioni più importanti al giorno d’oggi. Soprattutto quando si tratta di architettura e design sostenibile. Con questo articolo esploreremo proprio una casa realizzata a partire da vecchi container navali, la WFH House in Cina, progettata dallo studio danese Arcgency con sede a Copenhagen, e costruita assemblando tre container. La casa, circondata da una vegetazione lussureggiante “è stata progettata per produrre più energia di quanta ne consumi attraverso l’uso di un telaio in acciaio, una facciata di bambù, un sistema di raccolta delle acque piovane, il tetto verde, celle solari integrate e la pavimentazione permeabile”.
L’interno è ordinato, vestito di un bianco impeccabile, ma con macchie di colore qua e là. I tappeti colorati creano una sensazione confortevole e in qualche modo, ci ricordano il puro e minimalista (anche molto elegante) design scandinavo. Niente di troppo spigoloso, né provocatorio. Solo un ambiente luminoso e arioso, inondato dalla luce. Il piano principale è concepito come uno spazio unico che ospita la cucina, la sala da pranzo e il soggiorno.
Il concept WFH è un sistema brevettato di costruzione modulare. A partire da moduli prefabbricati, permette di creare diverse configurazioni, dagli appartamenti a più piani, alle villette a schiera ma anche singole. Le WFH House si tirano su in poco tempo e possono essere smontate e trasferite. Materiali sani, che invecchiano con eleganza sono alla base delle WFH House che si caratterizzano per l’estrema flessibilità e affidabilità. La struttura può essere adattata ai singoli contesti, prendendo in considerazione di volta in volta, le condizioni climatiche o la sismicità della zona. Via: Archdaily
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