Un’opera originale e dalle forme anticonvenzionali: così appare agli occhi del visitatore l’ampio attico ristrutturato dall’architetto Simone Micheli per la famiglia Bergamo di Oderzo. “Ho creato per loro un luogo ospitale, più vuoto che pieno – racconta Micheli – dove pochi elementi compositivi e funzionali scandiscono lo spazio. Ho disegnato una ‘domus’ dove la luce naturale ed artificiale rappresenta la nodalità principale del progetto, insieme alle fluide geometrie che si susseguono senza soluzione di continuità”. Ed è soprattutto un’architettura simbolica a caratterizzarne le forme, spingendo l’osservatore verso una dimensione onirica che si trasforma in un’esperienza emozionale significativa. Esperienza che viene controbilanciata dalla sobrietà dell’arredamento, scelta per creare appositamente razionalità e quiete. Casa Bergamo si materializza come creazione architettonica originale sin dall’entrata, caratterizzata dalla presenza di un piccolo atrio che precede l’ingresso dell’abitazione diviso dall’ascensore di servizio e dalla casa vera e proprie da due porte blindate. Da qui si accede ad un vasto spazio di forma ovoidale ed irregolare che comprende soggiorno, cucina e sala da pranzo. Il bianco è il colore dominante di questa sala caratterizzata anche da un labirinto di specchi retroilluminato da piccoli monitor che danno luogo a suggestive fantasie visive. La suggestione continua con un lungo corridoio, la camera da letto e la palestra, dove la forza sensitiva emanata dagli spazi trascende i limiti dell’abitare per aprirsi ad una dimensione di confronto con le possibilità di un’esistenza altra.
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