Per sviluppare una baita di montagna veramente contemporanea e sostenibile, l’ETH e il Club alpino svizzero hanno unito le loro menti e hanno creato un nuovo design unico di rifugio per il Monte Rosa, con l’ambizioso obiettivo del 90 per cento di autosufficienza energetica… E’ stato descritto come un “punto di vista architettonico eccezionalmente innovativo”, il rifugio occuperà una superficie di 2.883 metri di altezza nelle Alpi svizzere, affacciandosi sul paesaggio incontaminato del maestoso ghiacciaio di Gorner del Grenz e sul Cervino. Il progetto dovrebbe aprire la strada ad un nuovo concetto di costruzione ad alta quota. La costruzione è iniziata nell’estate del 2008, a partire dall’ancoraggio delle basi in acciaio del rifugio nella roccia parzialmente esplosa. La facciata è ultra-moderna, simile a schegge di cristallo di roccia emerse dalla neve. In questa struttura su quattro livelli le pareti e i soffitti interni sono di legno. “Il nuovo rifugio non convince solo in termini estetici, ma soprattutto per la sua costruzione e gestione a risparmio di risorse e di energia.” Un affascinante e sostenibile progetto di rifugio di montagna, quindi…queste sono le fonti energetiche che saranno utilizzate: un impianto fotovoltaico integrato nella facciata a sud dell’edificio, accumulatori di piombo regolati da valvole, impianti di energia e di calore a produzione combinata di olio di colza, energia termica recuperata dall’aria consumata, il calore emesso dalle persone apporta un notevole contributo, collettori solari termici.
Via: Neuemonterosahuette | Vedi anche: Alcune Case ecologiche più bizzarre al mondo | 10 convenienti strategie di bioedilizia: costruire case ecologiche | Come costruire una casa ecologica?